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21 luglio 2019 10:36 - mennilu
Buongiorno.
Con riferimento al Diritto di Prelazione, è evidente che se un immobile va all'incanto il suo valore di riferimento iniziale, ovvero quello stabilito nell'atto di acquisto viene ridotto. Chi dice che non è così, conosce poco come vanno le cose specie in questo contesto congiunturale.
Chi paga la differenza del valore finanziato per la fideiussione al finanziatore? L'acquirente, seppur con diritto di prelazione, oppure il costruttore in "difficoltà"?
Parrebbe una questione che si avvita su se stessa.
Esempio: se io costruttore stipulo una fideiussione con una banca o assicurazione e pago un valore pari al 5% del valore garantito, che valore pagherà l'acquirente (quello con diritto di prelazione) all'erogatore della fideiussione nel caso che io fallisca, ipotesi non peregrina? E pagherà il 5% o la differenza del valore assicurato?
In ogni caso il finanziatore ci guadagnerà.
Chi fa le leggi che garantiscono esclusivamente il finanziatore? Opinione personale; ovviamente il finanziatore stesso.
Cordiali saluti e buon lavoro.
Manfredo
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