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21 luglio 2004 0:00 - Elio Providenti
Sapete come si applica oggi il DPR 445/2000 per un cittadino italiano di nascita straniera?
Non sono riuscito a capire quale modifica sia stata apportata, ma il fatto è che si stanno ponendo nell’illegalità tutti coloro che avevano già da anni la cittadinanza italiana. Faccio un esempio. Una signora nata in Grecia (ma la Grecia non fa parte della Comunità europea?), sposata con un italiano nel 1965 (e acquisendone la cittadinanza), non è ora più in condizione di ottenere né una carta di identità né, alla scadenza del suo passaporto, neppure quello! - Non ci si crede! Che dovrà fare allora questa povera donna felicemente maritata da 40 anni?Dovrà produrre un estratto di nascita della sua terra d’origine, dovrà farlo tradurre in lingua italiana da un traduttore autorizzato dell’ambasciata o del ministero competente greco. Infine dovrà far apporre la Postilla dell’Aja (?) sulla traduzione di quell’estratto. Infine ritornare all’ufficio comunale o alla questura (dopo non si sa quanto tempo, vista la farraginosità degli adempimenti)per ottenere – si spera - la TRASCRIZIONE DELL’ATTO NELLA NOSTRA ANAGRAFE e solo allora la nuova carta d’identità o il passaporto. Questo è il caso più semplice. Si pensi a quelle persone nate in zone toccate dalle terribili vicende delle guerre (Balcani, Medio Oriente ecc.)! Riuscirannno a non diventare apolidi persone che pure hanno la cittadinanza italiana da decenni?
I casi segnalati, che sembrano fatti apposta a creare disagio e insofferenza verso i governi che applicano queste procedure, sono in contrasto con quel DPR che avrebbe dovuto semplificare e non complicare i rapporti del cittadino con le burocrazie! Il caso solleva inoltre questioni di libertà e di civiltà giuridica che lo sconsiderato provvedimento ha posto.
Vorrei conoscere il Vostro giudizio in proposito.
Elio Providenti
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