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7 maggio 2020 12:02 - artiweb
Spett.le ADUC,
in merito a quanto sopra esposi a suo tempo, volevo aggiornarvi sulla situazione.
Qualche giorno fa ho ricevuto tramite raccomandata A/R, da parte di un sedicente studio legale avv. Maurizio Curcio, con sede a Milano Via Barona, un'intimazione di pagamento per fatture, a loro dire insolute, nei riguardi di Vodafone.
Feci già presente sia a Vodafone che alla Ge.Ri., tramite PEC (ho le ricevute conservate), che dette fatture erano state regolarmente pagate a suo tempo. Ho inviato loro anche l'estratto conto della banca dove si evince chiaramente l'avvenuto pagamento delle fatture.
Ciò nonostante pretendono ancora il saldo delle stesse fatture lamentate all'epoca della prima richiesta. Volevo rispondere via a pec a questo avvocato ma, stranamente, sulla carta intestata di questo signore non risulta un indirizzo pec ma solo una semplice mail con gmail. Cosa mi consigliate di fare a tutela di mia sorella?

Aspetto vostre delucidazioni.

Grazie in anticipo.
4 febbraio 2020 12:07 - artiweb
Innanzitutto grazie per la sollecita risposta.
Vorrei rispondere a questi signori via pec, devo precisare però che la pec è intestata a me e la pratica fa riferimento a mia sorella. Inoltre, non possibilità di firmare la pec digitalmente perchè non ho firma digitale.
Questo puo' rendere non valida la comunicazione che invio o in qualche modo dare man forte a questi signori?

Grazie in anticipo.
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