Desidero segnalare di essere uno (adesso scopro essere
tanti) cittadini con problemi dalla associazione "Avvocato
in famiglia'. Ho un procedimento al TAR in corso, ma sono
senza reddito da un anno per cui, irretito da molte false
promesse che riguardavano una possibile assistenza legale
con un intervento fino al 30% sul costo dell'onorario del
mio avvocato (oppure di un loro affiliato) e/o una
rateizzazione dei costi, ho aderito pagando una quota di 150
euro. Alla fine, nulla di quanto promesso si e' realizzato.
L'associazione non solo non ha messo in atto alcun sostegno
concreto, ha inoltre cercato di contattare il mio avvocato
per proporgli di affiliarsi. Cosa che non si capisce che
vantaggio porterebbe al sottoscritto e che non e' comunque
avvenuta. Ho inviato loro una diffida per farmi restituire
la quota associativa, che in una situazione personale gia'
difficile ha ulteriormente peggiorato il quadro della mia
situazione. Ma valuterei azioni ulteriori contro
l'associazione anche in termini di risarcimento danni e/o
se ci siano gli estremi per una denuncia penale.
5 giugno 2020 15:35 - MarziaA
Stessa cosa, a giugno 2019 mi associo versando la quota di
80€ per avere supporto per una pratica di
sovraindebitamento. Mi viene assegnato un avvocato col quale
mi accordo per due possibili azioni, la prima al costo di
700€ e la seconda al costo di 1650€.Prendo accordi per
versare questo anticipo spese a 140€/mese.Firmo il mandato
all'avv. che pone domicilio fiscale alla sede di AIF consult
srl di Varese, invio la documentazione e inizio a pagare
quanto concordato. Dopo aver cambiato (loro) 3 avvocati
l'ultimo mi dice che se voglio presentare la pratica devo
accettare un cambio delle condizioni economiche, ovviamente
a mio svantaggio (in più in ritardo ormai di mesi rispetto
a quanto prospettato da primo avvocato). Per farla breve non
hanno fatto nulla e si sono trattenuti 700€, in più mi
accusano di dire falsità riguardo i pagamenti, effettuati
tutti ad AIF consult srl indicando a lato il nome dell'avv.,
loro sostengono che io abbia pagato solo la quota
associativa. Ho chiesto un incontro e, pur avendo sede a
Varese mi hanno dirottata a Roma (dalla provincia di Pavia)
in pieno Lockdown. Ieri ho inviato Pec Spiegando lo
svolgersi dei fatti, allegando i documenti a prova di quanto
sostengo e chiedendo il rimborso di quanto versato o la
documentazione a prova di quanto loro affermano di aver
fatto a mia tutela. Oltre al danno di vedermi sottratti
indebitamente i denari anche quello di non essere riuscita a
tutelare la mia famiglia e di sentirmi trattare come una
falsa disonestà proprio da chi si pone il nobile obiettivo
di tutelare le famiglie e sbandiera il codice etico come
fosse la loro bibbia, peccato che di nobile e etico questi
signori non abbiano nulla! Una vergogna! Agli stessi signori
vorrei dire che, se mai arrivasse ai loro occhi questo
scritto, possono evitare risposte minacciose e falsi
proclami, un buon gesto di serietà e comune buon senso
sarebbe dare reale prova, almeno, di buonafede e rispondere
alla pec inviata che è decisamente più esaustiva.