Anch'io sono fruente del FSE dall'inizio.Molte volte ho
eccepito sul funzionamento che è diverso in realtà
diverse. Da quando fu istituito, tranne alcune
implementazioni, tutto è rimasto uguale.
Addirittura nella mia Regione, parte regionale
detta"Romagna" dove qattro AUSL (Forlì, Cesena, Rimini,
Ravenna) si sono fuse qualche anno fa, non sono ancora
interattive. Neppure agli sportelli CUP o alle farmacie si
può prenotare o altro.,Alcune refertazioni vanno su altre
no. Certe analisi pure.e spesso solo quelle di una delle
quattro. Che casino; pensate ai vecchi, agli incompetenti, a
tanti a cui la burocrazia fa solo danni, ed anche a chi non
ha elettronica o dimestichezza con essa!
Per non andare oltre con le rilevazioni si assume che non
c'è collegamento.Ancora ognuno fa per sè a compartimenti
stagni. Inoltre qualsiasi prestazione privata o anche di
strutture accreditate al di fuori usl e solo quella di
appartenenza stretta, sono da caricare a mano.
Quello che si evince dalla risposta in questo thread non
funziona, mentre la richiedente ha pienamente ragione. Il
medico di base di norma non manda a casa o su supporto
elettronico il "promemoria" talchè si possa procedere ad
andare, per esempio, in farmacia direttamente a ritirare il
farmaco. Per telefono spesso non si prenota per carenze
comunicative e bisogna comunque sempre fare kilometri e
attese dal medico di base per ritirare l'inutile promemoria
perchè nessuno te lo manda a casa o sul telefonino.
Per le visite o altre prestazioni necessita sempre
telefonare al Cuptel con le lungaggini del caso, scegliere
una delle 4 usl settoriali e aspettare il foglio di
prenotazione che giunge via e-mail; peraltro se uno non ha
stampante deve comunque recarsi a uno sportello cup per
farselo stampare- e via coi km!. E per persone che non hanno
nessun device o pc? Arrangiarsi.
Quindi la teoria è buona, ma come sempre la pratica è
carente (spero non sia cosi almeno in qualche regione) è
il motto che "un po' è meglio di niente" è una
stupidaggine perchè non si raggiunge il risultato.
Il Fascicolo, che dovrebbe essere la fedele, completa,
esatta, scheda medica del paziente, è spesso inutile e
risulta un mero elenco cronologico di medicine o di qualche
prestazione o referto che, per essere consultato non dà
nessuna idea specifica delle condizioni, specie per
patologia, del paziente (cioè ricerca per patologia, ordine
cronologico, diagnosi e prognosi, farmaci assunti anche non
di classe A. quelli a pagamento(pur spesso importanti o di
altra classe non vanno sul FSE). Cosa se ne fa un
professionista esterno a cui diamo il consenso di
consultazione, di un elenco parziale di eterogeneicità
farmacopeica o di qualche esame qua e là e solo della USL?
Infatti nessuno ci va a guardare perchè basarsi su delle
incompletezze (pensate a una TAC fatta in altra sede) non
dà alcuna utilità. Inoltre, quando va bene, non ci sono
immagini perchè "pesano"troppo. Pensate quale utilità ne
avrebbe un paziente che sta male fuori della sua sede o ha
un incidente, o non ha tutti i supporti con sè, se dovesse
ipotizzare che altri operatori potessero usufruire di
qualche informazione sanitaria dal FSE! E non sono realtà
marziane.
Chi ha una vita sanitaria appena un po' più complicata di
altri, buon per loro, sani e capaci, ne sa qualcosa.
Si spera, comunque e come tante altre cose, che ci si adegui
in qualche decennio.
3 ottobre 2019 20:47 - Renée
Io non so come siete organizzati nelle altre Regioni. In
Lombardia io dal 2016 ho il medico che mi prescrive farmaci
e visite per via elettronica.
Posso scaricare le prescrizioni sia dal FSE fascicolo
sanitario elettronico regionale sia da
www.pazienteconsapevole.it.
Preferisco il FSE perché lì trovo tutto, esenzioni,
risultati esami sangue, rx, pet, moc, risonanze o tac e
visite specialistiche.
Nel FSE c'è una pagina dove io posso autorizzare i medici
che voglio a guardare tutti i miei esami e prescrizioni. Ho
autorizzato il mio MMG medico di medicina generale (nuovo
nome del medico di base) e qualche altro specialista.
Non è fantascienza è realtà da più di 10 anni.
PS io accedo al FSE con la Spid che ho da giugno 2017.
Che le Regioni copino il modello lombardo ma solo per queste
cose, dalla presa in carico per i cronici per carità stiano
alla larga.