Incollo un articolo trovato adesso: forse ci siamo :-)
L'Autorità Garante per la Concorrenza ed il Mercato (AGCM)
ha sanzionato la società francese Objective Concept Sarl,
titolare del sito copyright.it, in quanto il sito forniva
informazioni ingannevoli e scorrette al consumatore sulle
caratteristiche del prodotto venduto.
Nei primi mesi del 2019, al Centro Europeo Consumatori (CEC)
Italia si è rivolto uno studente residente in Italia che
aveva un problema con un'azienda francese: otto anni prima
il consumatore aveva scritto qualche poesia e si era
registrato sul sito copyright.it, poiché quest'ultimo
forniva un servizio di registrazione delle opere
dell'ingegno, pagando 31,00 Euro per il servizio. Otto anni
dopo, il giovane consumatore iniziò a ricevere richieste di
pagamento per aver apparentemente sottoscritto un
abbonamento del servizio che si rinnovava automaticamente di
anno in anno. Quando egli si rivolse al CEC Italia,
l'azienda pretendeva un pagamento di oltre 200 Euro.
Il CEC Italia si attivava ed inoltrava il caso ai colleghi
del Centro Europeo Consumatori Francia, indicando le
criticità emerse da un controllo del sito. Innanzitutto non
era agevole reperire i recapiti dell'azienda: tali
informazioni non erano contenute alla voce “chi siamo” o
“contattaci”, ma solamente nelle condizioni di vendita.
Inoltre ogni pacchetto offerto indicava un prezzo e la lista
dei servizi compresi senza menzionare la conclusione di un
abbonamento: era chiaro che se si sceglieva un pacchetto e
si pagava l'importo indicato, il contratto si esauriva con
l'ottenimento della registrazione delle poesie o altra
opera. Infine al consumatore venne comunicato per iscritto
che se desiderava chiudere l'account era sufficiente
rimanere inattivi. Eppure, dopo otto anni, al consumatore
sono stati inviati solleciti di pagamento per non aver
disdetto l'abbonamento al servizio entro 30 giorni dalla
data di scadenza del contratto.
Nonostante il CEC Francia avesse sollevato le criticità
appena descritte, l'azienda rispose che l'importo era
dovuto. Non riuscendo ad addivenire ad una soluzione di
compromesso, il caso venne chiuso e al consumatore venne
consigliato di inviare una segnalazione all'Autorità
Garante per la Concorrenza ed il Mercato italiano.
Anche su segnalazione di questo consumatore, l'AGCM ha
aperto un procedimento (procedimento n. PS11376) nei
confronti del professionista e ha di recente accertato che
il professionista ha diffuso informazioni ingannevoli
relative alla propria identità, natura, caratteristiche e
condizioni economiche dell'offerta pubblicizzata e che il
professionista ostacolava l'esercizio della disdetta da
parte degli aderenti al servizio. Per questo motivo
l'azienda è stata condannata al pagamento di una sanzione
amministrativa pari ad Euro 200.000.
Per ulteriori informazioni, consigli ed il ricorso alla
conciliazione in presenza di un reclamo con un'azienda che
ha sede in un altro Paese dell'UE, Islanda o Norvegia,
potete rivolgervi gratuitamente al Centro Europeo
Consumatori Italia.
Bolzano, 16/12/2019
Comunicato stampa
3 gennaio 2020 15:39 - Dominique
Buongiorno e buon anno,
Volevo chiedere, se qualcuno di voi ha ricevuto risposta da
parte della AGCM o altro, nel caso avete fatto una
segnalazione? Vedo che non sono stata l'unica a rivolgermi a
loro per via della copyright.it e delle sue pratiche
"strane". Per quanto riguarda le loro email intimidatorie e
fastidiose: ho, dopo aver inviato tramite PEC una disdetta
di qualsiasi loro "servizio" (ricevimento di questa
confermata mesi dopo...), finalmente bloccato il loro
indirizzo email. Rimane il fatto che sono basita dal fatto
che si possa lavorare in quella maniera...?
23 agosto 2019 20:41 - bondvd
Ho acquistato un deposito su questo sito copyright per un
libro, dal costo di 139 euro. Sul sito, nella descrizione di
cosa si stava acquistando e all'atto dell'acquisto mai era
specificato che si trattava di un abbonamento con tacito
rinnovo. All'atto dell'acquisto è richiesta la spunta di
presa visione e accettazione delle condizioni di vendita
(quasi tutti vanno sulla fiducia, spuntano senza leggere,
però esse contengono clausole vessatorie).
Da giugno 2019 ricevo mail che mi avvertono che sta per
scadere il deposito presso il loro sito e mi invitano a
cliccare un bottone per rinnovare un altro anno. Ma nella
stessa mail omettono un'informazione importante: che per
disdire l'abbonamento, secondo le loro condizioni di
vendita, bisogna mandare raccomandata entro 30 giorni.
Lasciano quindi intendere nella mail che se uno non è
interessato al rinnovo è sufficiente ignorare la mail. E
così faccio, ignoro la mail.
Al 14 agosto (mentre sono in vacanza e non ho facile accesso
a dispositivi elettronici) mi arriva una mail, tutta nuova
dal carattere direi intimidatorio: "ultimo avviso prima di
azioni legali" in cui mi dicono che se non pago entro 10
giorni andranno per vie legali.
Ho chiamato AGCOM, spiegato la situazione e mi hanno
consigliato di:
1) non pagare;
2) fare segnalazione all'AGCOM con tanto di
documentazione;
3) contattare tuttoconsumatori.org per ricevere
assistenza.
Inoltre mi hanno spiegato che un contratto di abbonamento
non può essere contenuto in una clausola delle condizioni
di vendita, perché risulta essere una clausula vessatoria.
Un contratto di abbonamento dev'essere letto FIRMATO e
controfirmato. E io non ho firmato nulla.
Se state leggendo perché siete vittime, non pagate niente e
segnalate all'AGCOM la quale, ricevendo diverse segnalazioni
può aprire un procedimento nei confronti di questa
azienda.
Se invece state leggendo perché volete depositare un
Copyright, informatevi presso la SIAE e l'Ufficio Brevetti
ed evitate assolutamente Copyright.it
Tra l'altro segnalo che il sito Copyright.it fa capo a
OBJECTIVE CONCEPT con sede in Francia, la quale ha altri
siti identici in altri paesi come Copyright.co.uk
Copyright.be Copyright.asia etc etc tutti quanti "vendono"
depositi di copyright con la stessa modalità. Ho letto
recensioni in inglese e ho riscontrato le stesse
segnalazioni. Inoltre, fate caso ai siti, a come sono fatti:
le icone di Facebook e Google + non hanno nessun link, le
foto dei tre dichiaranti sono sempre le stesse ma cambiano i
nomi...tante piccole cose, che fanno riflettere. C'è
qualcosa sotto che puzza.
9 luglio 2019 8:58 - Dominique
Buongiorno,
un anno fa, ho mandato al Garante della concorrenza (AGCM)
un lungo esposto della mia "esperienza" con la copyright.it,
poi ho inviato una seconda lettera, per avere qualche
aggiornamento in merito. Non ho ancora ricevuto niente. Vedo
che non sono l'unica ad aver avuto problemi con questi.
Avevo, come molti altri, acquistato uno di quei pacchetti
per poter registrare una mia creazione artistica. Un anno
dopo vengo tartassata di email loro, che mi intimano di
pagare l'acquisto del pacchetto (rispondo, in vano, che non
ne ho acquistati altri). La loro email di richiesta di
rinnovo ha cmq anche questa voce: "se invece non vuole
rinnovare, non deve fare assolutamente nulla...". Quindi non
faccio nulla e quindi si scatena il putiferio con due email
automatiche inviate
sempre simultaneamente, diverse volte al giorno, tutti i
giorni. Una di queste dice che è stata avviata una
procedura legale nei miei confronti, l'altra dice che se non
pagassi entro tot giorni, si avvierà una procedura legale
nei miei confronti: due messaggi in contraddizione tra di
loro oltre ad essere veramente aggressivi. Per timore pago
quel cavolo di pacchetto (dal tono delle email mi aspettavo
già qualche "recupero crediti" davanti alla porta) e voglio
subito fare la disdetta dei loro "servizi". Un certo Sig.
Leone finalmente si abbassa a scrivermi. Mi scrive di
inviare una pec, anche utilizzando quella di un amico o
conoscente nel caso non l'avessi, mentre loro ovviamente non
ce l'hanno...Mi chiedo quanta gente abbia già segnalato
questa gente. Dall'email del Sig. Leone, pare abbiano una
sede a Milano (se volete, la posso condividere), altrimenti
vedo anche un indirizzo in Francia.
8 marzo 2019 18:04 - leonardo979
Sono nella stessa situazione,
ho fatto un deposito nel 2011 e si stanno facendo vivi solo
ora, probabilmente perchè dopo innumerevoli mail
dall'aspetto "promozionale" in cui non fanno minimamente
riferimento a rinnovi o abbonamenti, ho risposto chiedendo
di smettere di scrivermi.
Riscontro la stessa esperienza di innumerevoli altre
sengnalazioni su vari siti: nessun riferimento legale,
nessuna partita iva italiana, PEC non funzionante, nessuna
possibilità di contatto, ma solo messaggi automatici.
Se posso chiedere a Enrico nel post originale e celtis69 nel
commento: come si è evoluta la vostra situazione da quando
avete scritto il post?
Io ho inoltrato tutta la mia situazione e comunicazioni
all'antitrust e se continuerò a ricevere molestie
denuncerò alla Guardia di Finanza.
Saluti
25 ottobre 2018 17:33 - celtis69
Allo stesso modo da qualche settimana ho inziato a ricevere
degli sms che mi intimano di liquidare una fattura insoluta
di € 130,00 dovuta a tacito rinnovo e che con un link
porta a un sito per la liquidazione della fattura. Il link
in questione non prevede nessuna consultazione o download
della fattura di cui si sta chiedendo la liquidazione, ma
solo la selezione della carta di credito con cui effettuare
il versamento. Il deposito in questione è stato fatto nel
2012 e solo ora nel 2018 chiedono questo pagamento. Dicono
di aver inviato dei solleciti via mail che a me però non
risultano.
E' lecito il tacito rinnovo senza nessuna sottoscrizione ?
Quanto devo preoccuparmi della ricezione di questi sms che
mi minacciano di azione giudiziaria ? Grazie