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3 gennaio 2020 15:48 - Dominique
Incollo un articolo trovato adesso: forse ci siamo :-)

L'Autorità Garante per la Concorrenza ed il Mercato (AGCM) ha sanzionato la società francese Objective Concept Sarl, titolare del sito copyright.it, in quanto il sito forniva informazioni ingannevoli e scorrette al consumatore sulle caratteristiche del prodotto venduto.

Nei primi mesi del 2019, al Centro Europeo Consumatori (CEC) Italia si è rivolto uno studente residente in Italia che aveva un problema con un'azienda francese: otto anni prima il consumatore aveva scritto qualche poesia e si era registrato sul sito copyright.it, poiché quest'ultimo forniva un servizio di registrazione delle opere dell'ingegno, pagando 31,00 Euro per il servizio. Otto anni dopo, il giovane consumatore iniziò a ricevere richieste di pagamento per aver apparentemente sottoscritto un abbonamento del servizio che si rinnovava automaticamente di anno in anno. Quando egli si rivolse al CEC Italia, l'azienda pretendeva un pagamento di oltre 200 Euro.

Il CEC Italia si attivava ed inoltrava il caso ai colleghi del Centro Europeo Consumatori Francia, indicando le criticità emerse da un controllo del sito. Innanzitutto non era agevole reperire i recapiti dell'azienda: tali informazioni non erano contenute alla voce “chi siamo” o “contattaci”, ma solamente nelle condizioni di vendita. Inoltre ogni pacchetto offerto indicava un prezzo e la lista dei servizi compresi senza menzionare la conclusione di un abbonamento: era chiaro che se si sceglieva un pacchetto e si pagava l'importo indicato, il contratto si esauriva con l'ottenimento della registrazione delle poesie o altra opera. Infine al consumatore venne comunicato per iscritto che se desiderava chiudere l'account era sufficiente rimanere inattivi. Eppure, dopo otto anni, al consumatore sono stati inviati solleciti di pagamento per non aver disdetto l'abbonamento al servizio entro 30 giorni dalla data di scadenza del contratto.

Nonostante il CEC Francia avesse sollevato le criticità appena descritte, l'azienda rispose che l'importo era dovuto. Non riuscendo ad addivenire ad una soluzione di compromesso, il caso venne chiuso e al consumatore venne consigliato di inviare una segnalazione all'Autorità Garante per la Concorrenza ed il Mercato italiano.

Anche su segnalazione di questo consumatore, l'AGCM ha aperto un procedimento (procedimento n. PS11376) nei confronti del professionista e ha di recente accertato che il professionista ha diffuso informazioni ingannevoli relative alla propria identità, natura, caratteristiche e condizioni economiche dell'offerta pubblicizzata e che il professionista ostacolava l'esercizio della disdetta da parte degli aderenti al servizio. Per questo motivo l'azienda è stata condannata al pagamento di una sanzione amministrativa pari ad Euro 200.000.


Per ulteriori informazioni, consigli ed il ricorso alla conciliazione in presenza di un reclamo con un'azienda che ha sede in un altro Paese dell'UE, Islanda o Norvegia, potete rivolgervi gratuitamente al Centro Europeo Consumatori Italia.

Bolzano, 16/12/2019
Comunicato stampa
3 gennaio 2020 15:39 - Dominique
Buongiorno e buon anno,

Volevo chiedere, se qualcuno di voi ha ricevuto risposta da parte della AGCM o altro, nel caso avete fatto una segnalazione? Vedo che non sono stata l'unica a rivolgermi a loro per via della copyright.it e delle sue pratiche "strane". Per quanto riguarda le loro email intimidatorie e fastidiose: ho, dopo aver inviato tramite PEC una disdetta di qualsiasi loro "servizio" (ricevimento di questa confermata mesi dopo...), finalmente bloccato il loro indirizzo email. Rimane il fatto che sono basita dal fatto che si possa lavorare in quella maniera...?
23 agosto 2019 20:41 - bondvd
Ho acquistato un deposito su questo sito copyright per un libro, dal costo di 139 euro. Sul sito, nella descrizione di cosa si stava acquistando e all'atto dell'acquisto mai era specificato che si trattava di un abbonamento con tacito rinnovo. All'atto dell'acquisto è richiesta la spunta di presa visione e accettazione delle condizioni di vendita (quasi tutti vanno sulla fiducia, spuntano senza leggere, però esse contengono clausole vessatorie).
Da giugno 2019 ricevo mail che mi avvertono che sta per scadere il deposito presso il loro sito e mi invitano a cliccare un bottone per rinnovare un altro anno. Ma nella stessa mail omettono un'informazione importante: che per disdire l'abbonamento, secondo le loro condizioni di vendita, bisogna mandare raccomandata entro 30 giorni. Lasciano quindi intendere nella mail che se uno non è interessato al rinnovo è sufficiente ignorare la mail. E così faccio, ignoro la mail.
Al 14 agosto (mentre sono in vacanza e non ho facile accesso a dispositivi elettronici) mi arriva una mail, tutta nuova dal carattere direi intimidatorio: "ultimo avviso prima di azioni legali" in cui mi dicono che se non pago entro 10 giorni andranno per vie legali.
Ho chiamato AGCOM, spiegato la situazione e mi hanno consigliato di:
1) non pagare;
2) fare segnalazione all'AGCOM con tanto di documentazione;
3) contattare tuttoconsumatori.org per ricevere assistenza.
Inoltre mi hanno spiegato che un contratto di abbonamento non può essere contenuto in una clausola delle condizioni di vendita, perché risulta essere una clausula vessatoria. Un contratto di abbonamento dev'essere letto FIRMATO e controfirmato. E io non ho firmato nulla.

Se state leggendo perché siete vittime, non pagate niente e segnalate all'AGCOM la quale, ricevendo diverse segnalazioni può aprire un procedimento nei confronti di questa azienda.

Se invece state leggendo perché volete depositare un Copyright, informatevi presso la SIAE e l'Ufficio Brevetti ed evitate assolutamente Copyright.it

Tra l'altro segnalo che il sito Copyright.it fa capo a OBJECTIVE CONCEPT con sede in Francia, la quale ha altri siti identici in altri paesi come Copyright.co.uk Copyright.be Copyright.asia etc etc tutti quanti "vendono" depositi di copyright con la stessa modalità. Ho letto recensioni in inglese e ho riscontrato le stesse segnalazioni. Inoltre, fate caso ai siti, a come sono fatti: le icone di Facebook e Google + non hanno nessun link, le foto dei tre dichiaranti sono sempre le stesse ma cambiano i nomi...tante piccole cose, che fanno riflettere. C'è qualcosa sotto che puzza.
9 luglio 2019 8:58 - Dominique
Buongiorno,
un anno fa, ho mandato al Garante della concorrenza (AGCM) un lungo esposto della mia "esperienza" con la copyright.it, poi ho inviato una seconda lettera, per avere qualche aggiornamento in merito. Non ho ancora ricevuto niente. Vedo che non sono l'unica ad aver avuto problemi con questi. Avevo, come molti altri, acquistato uno di quei pacchetti per poter registrare una mia creazione artistica. Un anno dopo vengo tartassata di email loro, che mi intimano di pagare l'acquisto del pacchetto (rispondo, in vano, che non ne ho acquistati altri). La loro email di richiesta di rinnovo ha cmq anche questa voce: "se invece non vuole rinnovare, non deve fare assolutamente nulla...". Quindi non faccio nulla e quindi si scatena il putiferio con due email automatiche inviate
sempre simultaneamente, diverse volte al giorno, tutti i giorni. Una di queste dice che è stata avviata una procedura legale nei miei confronti, l'altra dice che se non pagassi entro tot giorni, si avvierà una procedura legale nei miei confronti: due messaggi in contraddizione tra di loro oltre ad essere veramente aggressivi. Per timore pago quel cavolo di pacchetto (dal tono delle email mi aspettavo già qualche "recupero crediti" davanti alla porta) e voglio subito fare la disdetta dei loro "servizi". Un certo Sig. Leone finalmente si abbassa a scrivermi. Mi scrive di inviare una pec, anche utilizzando quella di un amico o conoscente nel caso non l'avessi, mentre loro ovviamente non ce l'hanno...Mi chiedo quanta gente abbia già segnalato questa gente. Dall'email del Sig. Leone, pare abbiano una sede a Milano (se volete, la posso condividere), altrimenti vedo anche un indirizzo in Francia.
8 marzo 2019 18:04 - leonardo979
Sono nella stessa situazione,
ho fatto un deposito nel 2011 e si stanno facendo vivi solo ora, probabilmente perchè dopo innumerevoli mail dall'aspetto "promozionale" in cui non fanno minimamente riferimento a rinnovi o abbonamenti, ho risposto chiedendo di smettere di scrivermi.

Riscontro la stessa esperienza di innumerevoli altre sengnalazioni su vari siti: nessun riferimento legale, nessuna partita iva italiana, PEC non funzionante, nessuna possibilità di contatto, ma solo messaggi automatici.

Se posso chiedere a Enrico nel post originale e celtis69 nel commento: come si è evoluta la vostra situazione da quando avete scritto il post?

Io ho inoltrato tutta la mia situazione e comunicazioni all'antitrust e se continuerò a ricevere molestie denuncerò alla Guardia di Finanza.

Saluti
25 ottobre 2018 17:33 - celtis69
Allo stesso modo da qualche settimana ho inziato a ricevere degli sms che mi intimano di liquidare una fattura insoluta di € 130,00 dovuta a tacito rinnovo e che con un link porta a un sito per la liquidazione della fattura. Il link in questione non prevede nessuna consultazione o download della fattura di cui si sta chiedendo la liquidazione, ma solo la selezione della carta di credito con cui effettuare il versamento. Il deposito in questione è stato fatto nel 2012 e solo ora nel 2018 chiedono questo pagamento. Dicono di aver inviato dei solleciti via mail che a me però non risultano.
E' lecito il tacito rinnovo senza nessuna sottoscrizione ?
Quanto devo preoccuparmi della ricezione di questi sms che mi minacciano di azione giudiziaria ? Grazie
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