COMMENTI
  (Da 1 a 7 di 7)  
31 ottobre 2010 0:29 - v.martini
Conosco bene la netiquette del forum. Il termine "rubato" da me usato, va letto nel contesto del discorso, nell'ottica della conclusione alla quale volevo arrivare, appare evidente, suvvia...
Tuttavia la correzione fattami, anche se la ritengo un po' stiracchiata, la accetto di buon grado, anche se nel contesto siamo molto lontani dall'aver dato del ladro a qualcuno.
Conosco molto molto bene il mondo AlicePay, se no non mi sarei permesso di scrivere quanto riportato.
Il richiedente viene riconosciuto dal numero telefonico, quindi se attivo un abbonamento lo posso fare solo e soltanto per la linea dalla quale mi connetto. Non necessita pertanto alcuna password. E' impossibile attivare abbonamenti (parliamo sempre di ALicePay) per altre linee telefoniche. La possibilita' di errore e' praticamente zero.
La pressoche' totalita' degli abbonamenti contestati di fatto sono eseguiti dai figli, che con estrema leggerezza stipulano abbonamenti per scaricarsi sui cellulari stupidi loghi e sonerie.
Duro riconoscerlo, ma e' così.
Che poi questi servizi dovrebbero essere disabilitati di default (se voglio questa possibilita', la devo chiedere io) siamo tutti d'accordo, ma questa e' un'altra storia.
Senza animosita', ben vengano le critiche quando sono costruttive.
29 ottobre 2010 2:15 - Graykestrel
Apprezzabile spirito di critica del sig. Martini.
Il che lo pone però leggermente discosto, perquanto in maniera anomala, dalle regole di pubblicazione interventi (cfr. ADUC - TLC - Info - Pubblicazione interventi, le regole - (http://tlc.aduc.it/info/regole.php) Cit: Quando si accusa una societa' o una persona di un reato (ad esempio, "truffa", "furto", etc.) senza fornirne adeguata documentazione. In questo caso, quando possibile, eliminiamo solo i riferimenti alla persona o alla societa' in questione). + "ma sappia che alla fine e' Lei che ha "rubato" qualcosa"... di sicuro l'uso del virgolettato aiuta a mitigare l'accusa di furto. :(

Purtroppo, verificabile senza grossi problemi, le società come Jamba (significativa la presenza di una serie di banner - marcati dall'invitante tag "spot" - alla home page di Vodafone Live costantemente presenti) si attivano gioiosamente per fornire servizi non richiesti con un semplicissimo clic (e qui si potrebbero scrivere libri sull'intenzionalità dell'azione o sull'attivazione involontaria di un link che occupa un buon 20% di uno schermo cellulare - sottolineo che nel mio caso l'azione è stata volontaria, anche se l'arrivo di 3 messaggi che mi comunicavano l'addebito ha un po' spento il mio entusiasmo per la riuscita... s-premitura) senza proporre il pur minimo straccio di... com'era??? Ah sì..

"Va dichiarato di aver preso visione delle condizioni (molto chiare e ben in evidenza) e di essere il titolare e\o maggiorenni.
Con un semplice clic non si attiva nulla."

Magari un piccolo controllo prima di certe affermazioni non guasterebbe talvolta.

Senza alcuna animosità saluto.

Graykestrel
7 ottobre 2010 10:03 - Cepu
v.martini, la invito a focalizzare l'attenzione sul'identificazione del contraente, indispensabile per la conclusione di un contratto. Da Telecom Italia non viene fatta alcuna identificazione. viene semplicemente presunto un nominativo, in base ad un indirizzo, in questo caso la linea ADSL. Questo nominativo viene quindi passato ad una SRL diversa da telecom, la quale invia un nuovo contratto collegato alla fatturazione Telecom, per la fornitura di servizi a chiunque e non necessariamente al presunto sottoscrittore. Una perversione legale, giustamente sanzionata dall'AGCOM. Noti che per qualsiasi altra attività, come per esempio la consultazione del conto telefonico, viene richiesta almeno una password.
7 ottobre 2010 9:49 - Cepu
Non è andata certo per il sottile l’Agcom (l’Autorità Garante delle Comunicazioni) per quel che riguarda le sanzioni da irrorare nei confronti di alcuni operatori del settore: in particolare, una delle compagnie più colpite è stata senza dubbio Telecom Italia, la quale ha ricevuto una multa di ben 464.000 euro per alcune violazioni relative ai servizi Adsl che non erano stati richiesti. Uno dei servizi coinvolti in questa vicenda è denominato “Alice Pay” e ciò che non ha convinto l’autorità è stata la fatturazione per l’acquisto dei vari contenuti sul web.

Il problema è che per Telecom queste sono .... "noccioline". Io sono dovuto andare in conciliazione, e ovviamente ho ricevuto nota di credito, ma servirebbe una class action, per difendere tutti e porre fine a questo abuso.
1 agosto 2010 10:44 - v.martini
"In pratica il solo cliccare su questa suoneria "Gratis" ha attivato un abbonamento mensile di 20 euro a Tempo Indeterminato scalati direttamente sul conto telefonico Telecom Italia"

ASSOLUTAMENTE FALSO! Va dichiarato di aver preso visione delle condizioni (molto chiare e ben in evidenza) e di essere il titolare e\o maggiorenni.
Con un semplice clic non si attiva nulla.
Forse questo e' quanto ti si e' voluto far credere.
E' mooolto difficile oggi ammettere di aver commesso una leggerezza, e pagarne le conseguenze, mentre e' molto piu' semplice gridare al raggiro.
30 luglio 2010 19:21 - lucillafiaccola1796
Io hon trovato questi... se vi può essere utile...
E’ da un po che girano queste cose, avevo visto un "servizio" da 20 euro ad esempio viva i dialer del nuovo millennio, dato che ora non potevano più rubare i soldi alla gente con i dialer vecchio stile e nessuno è scemo a sufficienza da inserire i propri dati di carta di credito (o comunque relativamente poca gente, e i bambini che magari cliccano perché attratti dal banner colorato senza leggere l'asterisco non cel'hanno) hanno pensato bene di fare l'addebito in bolletta per zeus: non effettuano un controllo di identità (ad esempio la password della connessione), quindi chiunque puo comprare a tua insaputa: tuo figlio, un vicino collegato in wifi alla tua rete, ecc. inolte appunto basta un click e i soldi vengono addebitati nella bolletta, all'incirca come se entrassi in un negozio per guardare una cosa e ti togliessero i soldi dal portafogli Ultima modifica di lonewo|_f : 27-01-2010 alle 20:25. Adesso vi spiego il finissimo sistema di scatole cinesi creato per estorcere ben 20 Euro al mese direttamente dalla vostra bolletta Telecom Italia senza sottoscrivere nulla....si avete letto bene 20 EURO al mese....per sempre!! Mi spiego meglio, il mese di Luglio 2009 mia sorella ha cliccato per scaricare gratuitamente una canzone di Michael Jackson su un famoso sito di suonerie http://www.dindo.it/. Il tutto è stato effettuato dal mio PC e quindi dalla mia linea ADSL. Al momento stesso è arrivato un sms sul mio cellulare che si congratulava con me per l'attivazione di un abbonamento su Alicepay di 20 euro al mese, aggiungerei "fortunatamente mi è arrivato". In pratica il solo cliccare su questa suoneria "Gratis" ha attivato un abbonamento mensile di 20 euro a Tempo Indeterminato scalati direttamente sul conto telefonico Telecom Italia e se non me ne fossi accorto immediatamente (entro 24 ore) sarebbe stato quasi impossibile rescindere il contratto. Mia sorella, che lo ha fatto in buona fede e mentre io non ero presente, mi ha comunicato che non era assolutamente indicata la sottoscrizione di un abbonamento o di qualsiasi altra richiesta di denaro. Inoltre una delle clausole del "contratto" indica che nonostante tu disattivi immediatamente l'abbonamento dal loro sito la prima rata di 20 euro viene comunque scalata dalla tua prossima bolletta!! Quindi mi sono recato immediatamente sul sito Alicepay ed ho effettuato la disattivazione, per avere ulteriori spiegazioni ho chiamato il 187 ed ho parlato con un operatore che, naturalmente, era completamente allo scuro di questo tipo di "servizio"!!. Ho pagato i 20 euro sulla bolletta del mese di Giugno-Luglio e verificato l'effettiva disabilitazione del servizio sul sito Alicepay.........sono passati un paio di mesi ed è arrivata nuovamente la bolletta in cui la voce Contenuti web Telecom Italia non era fortunatamente presente. Allora perchè stò scrivendo solo ora questo post?? Perchè mi è arrivata una bolletta di Telecom Italia del periodo Ottobre - Novembre dove la voce Contenuti Web è ricomparsa con i suoi bei 20 euro da pagare!!! Incazzato come una iena ho richiamato il 187 con il sito di Alicepay e la relativa indicazione di disattivazione del servizio in data 16 Luglio, ma miracolosamente sul sito era presente un nuovo tasto: Disabilita Alice Pay su questa linea che naturalmente era attivo visto che non c'era a Luglio!! Parlando con l'operatore, che prima ha iniziato dicendo che sul sito non vedeva la disabilitazione, poi che avevo usufruito del servizio dopo luglio e sentendo che mi stavo imbufalendo al punto da entrare nella cornetta e tagliargli la gola mi ha permesso di non di pagare i 20 euro ed ha aperto una pratica di reclamo. Naturalmente ora mi toccherà pagare la bolletta e mandargli via fax la ricevuta con indicati i motivi per cui non ho pagato il servizio web con una conseguente perdita di tempo e denaro. In Italia non esiste un associazione dei consumatori o un Authority che vigili seriamente sulle truffe Telematiche, non possiamo fare una Class Action come in tutti i paesi civilizzati, questo è il paese che abbiamo voluto e che continuiamo a volere!?!?. Sicuramente la questione per me non si chiuderà così, ma spero che grazie alla mia testimonianza nessun altro cada in questi tranelli inconsapevolmente
30 luglio 2010 12:58 - v.martini
Rispondo punto per punto.
1) AlicePay non e' un "servizio" che Telecom attiva all'insaputa dei clienti. E' la possibilita' che viene data al TITOLARE della linea di acquistare da Internet contenuti multimediali, generalmente loghi e sonerie, singoli o in abbonamento, con pagamento in fattura.
2) Le modalita' di acquisto non sono affatto "illecete". Che significa "chiunque" puo' sottoscrivere qualunque cosa? Cioe' chiunque puo' entrare in casa sua e smanettare al pc ?
Lei e solo Lei e' responsabile del servizio che Le viene fornito.
3) Francamente non comprensibile.
Il servizi in questione si possono attivare SOLO dalla Sua linea ADSL e SOLO dopo aver dichiarato di aver letto le CHIARISSIME condizioni (passaggio obbligatorio) e di aver dichiarato di essere il titolare e/o maggiorenne.
Io mi preoccuperei di piu' di impartire adeguate informazioni a chi in Sua vece (suo figlio?) sottoscrive con tanta leggerezza dei contratti, piuttosto che gridare allo scandalo e alla truffa.
Lo so che e' molto piu' facile la seconda ma bisogna farsi carico delle proprie responsabilita' piuttosto che nascondersi dietro a un dito.
Puo' richiedere inoltre per iscritto il cellulare fruitore dei servizi, in chiaro, almeno si puo' togliere il dubbio.
Sicuramente Telecom Le stornera' senza troppi problemi gli importi contestati, ma sappia che alla fine e' Lei che ha "rubato" qualcosa, e non viceversa.
Cordialita'.
  COMMENTI
  (Da 1 a 7 di 7)