Conosco bene la netiquette del forum. Il termine "rubato" da
me usato, va letto nel contesto del discorso, nell'ottica
della conclusione alla quale volevo arrivare, appare
evidente, suvvia...
Tuttavia la correzione fattami, anche se la ritengo un po'
stiracchiata, la accetto di buon grado, anche se nel
contesto siamo molto lontani dall'aver dato del ladro a
qualcuno.
Conosco molto molto bene il mondo AlicePay, se no non mi
sarei permesso di scrivere quanto riportato.
Il richiedente viene riconosciuto dal numero telefonico,
quindi se attivo un abbonamento lo posso fare solo e
soltanto per la linea dalla quale mi connetto. Non necessita
pertanto alcuna password. E' impossibile attivare
abbonamenti (parliamo sempre di ALicePay) per altre linee
telefoniche. La possibilita' di errore e' praticamente
zero.
La pressoche' totalita' degli abbonamenti contestati di
fatto sono eseguiti dai figli, che con estrema leggerezza
stipulano abbonamenti per scaricarsi sui cellulari stupidi
loghi e sonerie.
Duro riconoscerlo, ma e' così.
Che poi questi servizi dovrebbero essere disabilitati di
default (se voglio questa possibilita', la devo chiedere io)
siamo tutti d'accordo, ma questa e' un'altra storia.
Senza animosita', ben vengano le critiche quando sono
costruttive.
29 ottobre 2010 2:15 - Graykestrel
Apprezzabile spirito di critica del sig. Martini.
Il che lo pone però leggermente discosto, perquanto in
maniera anomala, dalle regole di pubblicazione interventi
(cfr. ADUC - TLC - Info - Pubblicazione interventi, le
regole - (http://tlc.aduc.it/info/regole.php) Cit: Quando si
accusa una societa' o una persona di un reato (ad esempio,
"truffa", "furto", etc.) senza fornirne adeguata
documentazione. In questo caso, quando possibile, eliminiamo
solo i riferimenti alla persona o alla societa' in
questione). + "ma sappia che alla fine e' Lei che ha
"rubato" qualcosa"... di sicuro l'uso del virgolettato aiuta
a mitigare l'accusa di furto. :(
Purtroppo, verificabile senza grossi problemi, le società
come Jamba (significativa la presenza di una serie di banner
- marcati dall'invitante tag "spot" - alla home page di
Vodafone Live costantemente presenti) si attivano
gioiosamente per fornire servizi non richiesti con un
semplicissimo clic (e qui si potrebbero scrivere libri
sull'intenzionalità dell'azione o sull'attivazione
involontaria di un link che occupa un buon 20% di uno
schermo cellulare - sottolineo che nel mio caso l'azione è
stata volontaria, anche se l'arrivo di 3 messaggi che mi
comunicavano l'addebito ha un po' spento il mio entusiasmo
per la riuscita... s-premitura) senza proporre il pur minimo
straccio di... com'era??? Ah sì..
"Va dichiarato di aver preso visione delle condizioni (molto
chiare e ben in evidenza) e di essere il titolare e\o
maggiorenni.
Con un semplice clic non si attiva nulla."
Magari un piccolo controllo prima di certe affermazioni non
guasterebbe talvolta.
Senza alcuna animosità saluto.
Graykestrel
7 ottobre 2010 10:03 - Cepu
v.martini, la invito a focalizzare l'attenzione
sul'identificazione del contraente, indispensabile per la
conclusione di un contratto. Da Telecom Italia non viene
fatta alcuna identificazione. viene semplicemente presunto
un nominativo, in base ad un indirizzo, in questo caso la
linea ADSL. Questo nominativo viene quindi passato ad una
SRL diversa da telecom, la quale invia un nuovo contratto
collegato alla fatturazione Telecom, per la fornitura di
servizi a chiunque e non necessariamente al presunto
sottoscrittore. Una perversione legale, giustamente
sanzionata dall'AGCOM. Noti che per qualsiasi altra
attività, come per esempio la consultazione del conto
telefonico, viene richiesta almeno una password.
7 ottobre 2010 9:49 - Cepu
Non è andata certo per il sottile l’Agcom (l’Autorità
Garante delle Comunicazioni) per quel che riguarda le
sanzioni da irrorare nei confronti di alcuni operatori del
settore: in particolare, una delle compagnie più colpite è
stata senza dubbio Telecom Italia, la quale ha ricevuto una
multa di ben 464.000 euro per alcune violazioni relative ai
servizi Adsl che non erano stati richiesti. Uno dei servizi
coinvolti in questa vicenda è denominato “Alice Pay” e
ciò che non ha convinto l’autorità è stata la
fatturazione per l’acquisto dei vari contenuti sul web.
Il problema è che per Telecom queste sono ....
"noccioline". Io sono dovuto andare in conciliazione, e
ovviamente ho ricevuto nota di credito, ma servirebbe una
class action, per difendere tutti e porre fine a questo
abuso.
1 agosto 2010 10:44 - v.martini
"In pratica il solo cliccare su questa suoneria "Gratis" ha
attivato un abbonamento mensile di 20 euro a Tempo
Indeterminato scalati direttamente sul conto telefonico
Telecom Italia"
ASSOLUTAMENTE FALSO! Va dichiarato di aver preso visione
delle condizioni (molto chiare e ben in evidenza) e di
essere il titolare e\o maggiorenni.
Con un semplice clic non si attiva nulla.
Forse questo e' quanto ti si e' voluto far credere.
E' mooolto difficile oggi ammettere di aver commesso una
leggerezza, e pagarne le conseguenze, mentre e' molto piu'
semplice gridare al raggiro.
30 luglio 2010 19:21 - lucillafiaccola1796
Io hon trovato questi... se vi può essere utile...
E’ da un po che girano queste cose, avevo visto un
"servizio" da 20 euro ad esempio viva i dialer del nuovo
millennio, dato che ora non potevano più rubare i soldi
alla gente con i dialer vecchio stile e nessuno è scemo a
sufficienza da inserire i propri dati di carta di credito (o
comunque relativamente poca gente, e i bambini che magari
cliccano perché attratti dal banner colorato senza leggere
l'asterisco non cel'hanno) hanno pensato bene di fare
l'addebito in bolletta per zeus: non effettuano un controllo
di identità (ad esempio la password della connessione),
quindi chiunque puo comprare a tua insaputa: tuo figlio, un
vicino collegato in wifi alla tua rete, ecc. inolte appunto
basta un click e i soldi vengono addebitati nella bolletta,
all'incirca come se entrassi in un negozio per guardare una
cosa e ti togliessero i soldi dal portafogli Ultima modifica
di lonewo|_f : 27-01-2010 alle 20:25. Adesso vi spiego il
finissimo sistema di scatole cinesi creato per estorcere ben
20 Euro al mese direttamente dalla vostra bolletta Telecom
Italia senza sottoscrivere nulla....si avete letto bene 20
EURO al mese....per sempre!! Mi spiego meglio, il mese di
Luglio 2009 mia sorella ha cliccato per scaricare
gratuitamente una canzone di Michael Jackson su un famoso
sito di suonerie http://www.dindo.it/. Il tutto è stato
effettuato dal mio PC e quindi dalla mia linea ADSL. Al
momento stesso è arrivato un sms sul mio cellulare che si
congratulava con me per l'attivazione di un abbonamento su
Alicepay di 20 euro al mese, aggiungerei "fortunatamente mi
è arrivato". In pratica il solo cliccare su questa suoneria
"Gratis" ha attivato un abbonamento mensile di 20 euro a
Tempo Indeterminato scalati direttamente sul conto
telefonico Telecom Italia e se non me ne fossi accorto
immediatamente (entro 24 ore) sarebbe stato quasi
impossibile rescindere il contratto. Mia sorella, che lo ha
fatto in buona fede e mentre io non ero presente, mi ha
comunicato che non era assolutamente indicata la
sottoscrizione di un abbonamento o di qualsiasi altra
richiesta di denaro. Inoltre una delle clausole del
"contratto" indica che nonostante tu disattivi
immediatamente l'abbonamento dal loro sito la prima rata di
20 euro viene comunque scalata dalla tua prossima bolletta!!
Quindi mi sono recato immediatamente sul sito Alicepay ed ho
effettuato la disattivazione, per avere ulteriori
spiegazioni ho chiamato il 187 ed ho parlato con un
operatore che, naturalmente, era completamente allo scuro di
questo tipo di "servizio"!!. Ho pagato i 20 euro sulla
bolletta del mese di Giugno-Luglio e verificato l'effettiva
disabilitazione del servizio sul sito Alicepay.........sono
passati un paio di mesi ed è arrivata nuovamente la
bolletta in cui la voce Contenuti web Telecom Italia non era
fortunatamente presente. Allora perchè stò scrivendo solo
ora questo post?? Perchè mi è arrivata una bolletta di
Telecom Italia del periodo Ottobre - Novembre dove la voce
Contenuti Web è ricomparsa con i suoi bei 20 euro da
pagare!!! Incazzato come una iena ho richiamato il 187 con
il sito di Alicepay e la relativa indicazione di
disattivazione del servizio in data 16 Luglio, ma
miracolosamente sul sito era presente un nuovo tasto:
Disabilita Alice Pay su questa linea che naturalmente era
attivo visto che non c'era a Luglio!! Parlando con
l'operatore, che prima ha iniziato dicendo che sul sito non
vedeva la disabilitazione, poi che avevo usufruito del
servizio dopo luglio e sentendo che mi stavo imbufalendo al
punto da entrare nella cornetta e tagliargli la gola mi ha
permesso di non di pagare i 20 euro ed ha aperto una pratica
di reclamo. Naturalmente ora mi toccherà pagare la bolletta
e mandargli via fax la ricevuta con indicati i motivi per
cui non ho pagato il servizio web con una conseguente
perdita di tempo e denaro. In Italia non esiste un
associazione dei consumatori o un Authority che vigili
seriamente sulle truffe Telematiche, non possiamo fare una
Class Action come in tutti i paesi civilizzati, questo è il
paese che abbiamo voluto e che continuiamo a volere!?!?.
Sicuramente la questione per me non si chiuderà così, ma
spero che grazie alla mia testimonianza nessun altro cada in
questi tranelli inconsapevolmente
30 luglio 2010 12:58 - v.martini
Rispondo punto per punto.
1) AlicePay non e' un "servizio" che Telecom attiva
all'insaputa dei clienti. E' la possibilita' che viene data
al TITOLARE della linea di acquistare da Internet contenuti
multimediali, generalmente loghi e sonerie, singoli o in
abbonamento, con pagamento in fattura.
2) Le modalita' di acquisto non sono affatto "illecete". Che
significa "chiunque" puo' sottoscrivere qualunque cosa?
Cioe' chiunque puo' entrare in casa sua e smanettare al pc ?
Lei e solo Lei e' responsabile del servizio che Le viene
fornito.
3) Francamente non comprensibile.
Il servizi in questione si possono attivare SOLO dalla Sua
linea ADSL e SOLO dopo aver dichiarato di aver letto le
CHIARISSIME condizioni (passaggio obbligatorio) e di aver
dichiarato di essere il titolare e/o maggiorenne.
Io mi preoccuperei di piu' di impartire adeguate
informazioni a chi in Sua vece (suo figlio?) sottoscrive con
tanta leggerezza dei contratti, piuttosto che gridare allo
scandalo e alla truffa.
Lo so che e' molto piu' facile la seconda ma bisogna farsi
carico delle proprie responsabilita' piuttosto che
nascondersi dietro a un dito.
Puo' richiedere inoltre per iscritto il cellulare fruitore
dei servizi, in chiaro, almeno si puo' togliere il
dubbio.
Sicuramente Telecom Le stornera' senza troppi problemi gli
importi contestati, ma sappia che alla fine e' Lei che ha
"rubato" qualcosa, e non viceversa.
Cordialita'.