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17 luglio 2019 10:30 - Roberto600
In effetti sono centinaia i pacchi di integratori perfettamente leciti che con questo escamotage le dogane rispediscono al mittente oppure mandano al macero (dipende da cosa è specificato sulla dichiarazione doganale da chi invia la merce) siamo di fronte ad una errata interpretazione del Regolamento IOC.1001. Le dogane ritengono che se le quantità eccedono l'uso personale per 30 gg. la situazione è "non sanabile", mentre la norma non dice questo, ma solo che deve essere applicata la tassazione pari all'IVA vigente per la tipologia di merce. La quantità importata non deve eccedere il consumo individuale per 30 giorni solo nel caso in cui non venga applicata alcuna imposta, in tutti gli altri casi è perfettamente lecito importare ad esempio un quantitativo superiore al consumo mensile, ma si paga l'IVA dovuta. Ritengo che sia un tentativo maldestro delle dogane e degli USMAF-SASN o forse addirittura del Ministero della Salute, per contrastare un fenomeno ormai dilagante, il commercio di integratori su internet, ma questa è un'opinione personale.
6 gennaio 2019 18:14 - ALpacino
Ho fatto un acquisto via internet di Integratori ad uso personale. Mi sono arrivate le carte da parte della Dogana da compilare. Inviato il tutto ho ricevuto come risposta "NON AMMESSO" e come motivazione "Quantità superiore ad uso personale". Nello stesso documento viene riportato una sorta di regolamento, IOC 1001. Chiedo gentilmente, dopo aver letto tale documento dove, nello stesso, viene citato il quantitativo espresso in kg piuttosto che, come gli operatori della Dogana verbalmente mi hanno riferito, "la cura non deve superare il mese, nella dose quotidiana". Grazie
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