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22 febbraio 2010 9:22 - S3rg10
Purtroppo, come al solito, le linee guida del credit-scoring non vengono per nulla prese in considerazione; altirmenti non si spiega il perché (es.) a me ed altro conoscente, non riusciamo a né surrogare né rinegoziare il mutuo.
La mia situazione; due stipendi (circa 20 anni di anzianità lav.va), circa 50.000 euro annui, finanziamenti per circa 15.000 euro anni, 2 carte di credito, mutuo (200.000 euro) tasso fisso per 30 anni di 1.200 euro al mese.
Se io riuscissi a passare al variabile BCE o ad un CAP, io aumenterei il reddito spendibile (ovviamente abbassando la rata ho più soldi in tasca!) e di conseguenza diminuisce la possibilità di non pagare le rate.
Il conoscente. Perso il lavoro; un solo stipendio della moglie, 3 figli, 400.000 euro di mutuo tasso fisso 30 anni (non ricordo la rata), un prestito 20.000 euro, stesso discorso.
Se riuscisse a cambiare la rata diminuirebbe la sua esposizione al rischio "vendita casa" o peggio "asta per morosità" e la banca entrerebbe di tutte le rate per intero...
La verità è che alle banche non interessa nessuno scoring se non quello di fare mutui piccoli (100/150.000 euro) con annualità molto contratte per diminuire il rischio e rientrare subito degli interessi per ripagarsi le zozzure che hanno (e continuano) a fare.
Nulla di nuovo; non sono certo un ente assistenziale.

Saluti.
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